Cosa fare quando perdiamo qualcuno?

Quando muore qualcuno è un momento in cui dentro di noi abbiamo un misto di sentimenti, disperazione, tristezza, rabbia… Ma è giusto per il defunto?
Nei libri sacri di varie religioni e quelle poche testimonianze di chi è tornato,si dice che l’anima affronta un lungo viaggio che dura circa 40 giorni. Descrivono che l’anima impiega circa tre giorni per rendersi conto di cosa sia successo, dopodiché inizia il cammino verso la luce,in cui, per molti motivi, può rimanere anche bloccata, e molto spesso, a causa nostra. Quindi, cosa fare? È normale che piangiamo, ci disperiamo, non accettiamo, ma tutto ciò non dobbiamo farlo oltre tre giorni e soprattutto non dobbiamo dare compiti al defunto, non dobbiamo chiedergli di rimanerci vicino o di proteggere qualcuno. Conosciamo tutti la frase “amare vuol dire saper lasciare andare”. L’anima dopo un determinato tempo comincia a dimenticare chi è, quindi chiedendogli di nn andare o con i nostri sentimenti negativi, non la facciamo proseguire e la lasciamo vagare confusa. Quindi, va benissimo piangere I primi giorni, ma dopo dobbiamo aiutarla ad andare oltre e cosa possiamo fare per aiutarla? Possiamo pregare, avere pensieri di amore o un rito da fare è riunire familiari o amici, mettersi in cerchio con un cesto avanti e a turno, raccontare qualcosa di bello sul defunto mettendo un fiore nel cesto. Poi, una volta finito, buttare i fiori in un fiume in modo da lasciar andare i pensieri di amore e con loro l’anima.
Non piangere per il defunto non vuol dire non amarlo, anzi! Vuol dire amarlo così tanto da lasciarlo proseguire. L’anima affronta così il lungo cammino, andando verso la luce, riacquista la memoria così da poter fare un bilancio della sua vita, si attiveranno dei meccanismi karmici per vedere se il suo compito è concluso o deve riaffrontare una reincarnazione. Possiamo immaginare l’ultimo passaggio come un labirinto, dove potrà scegliere alcune reincarnazione in caso il suo compito non sia ancora concluso.

22° giorno…

Sono trascorsi ormai 22 giorni dalla chiusura della scuola qui, e poi piano piano la mia vita ha cominciato a rallentare per poi fermarsi completamente di colpo. Chi mi conosce sa, che sono un tipo solitario, che preferisco il self-service o l’acquisto online per evitare troppo i contatti, mi si può definire asociale, ma io preferisco “selettiva”,che mi piace nascondermi nella mia solitudine, quindi mi sono detta… Ma si, ce la farai tranquillamente in questa quarantena…

I primi giorni è stato così, ho finalmente fatto tutte le cose che non avevo tempo di ultimare, ho letto, ho guardato i telefilm… Poi quando ha cominciato ad avanzarmi troppo tempo, ho dovuto fare i conti con i miei demoni, quei demoni che riuscivo a non ascoltare perché lavoravo, perché mi rifugiavo nella natura, insomma avevo i miei riti che mi stordivano…. Ora no! Ora quei demoni sono forti, soprattutto quello della consapevolezza, che ti ripete ormai a voce alta, “cosa ti manca in quella casa?”.

Ahimè, credo che la maggior parte di noi stia vivendo la stessa cosa, chi più chi meno… La domanda è… “come saró dopo tutto questo?”

LA SCRITTURA AUTOMATICA

La scrittura automatica parte dall’idea di sostituire sé stessi a qualsiasi apparecchio(Ouija, planchette..), impugnando una una matita e abbandonando all’automatismo della mano. Si ottiene così un fenomeno che può portare a manifestazioni di chiaroveggenza, precognizione, telepatia e possessione.
Di solito si cambia forma di scrittura e ci si esprime come se si fosse un’altra persona, palesando a volte conoscenze superiori alla propria reale cultura, informazione e intelligenza.
León Denis, famoso parapsicologo , divide i sensitivi-scrittori in tre categorie a seconda delle loro facoltà.
✏️Gli automatici puri.
Non hanno coscienza di quello che scrivono:il solo braccio subisce l’influsso e talvolta fanno fatica a leggere quanto scritti. Questa facoltà offre le maggiori garanzie, perché il medium nn è altro che uno strumento, un agente passivo in cui pensiero e volontà restano indipendenti dai movimenti della mano.

✏️I semimeccanici .
Sia la mano, sia la mente, vengono impressionat e. Esse hanno la certezza di quello che scrivono:le parole giungono nel loro pensiero nello stesso momento in cui si formano sulla carta.
✏️Gli intuitivi o ispirati.
Solo la mente subisce l’influsso. Tale facoltà è incerta e talvolta ingannatrice, perché i pensieri del soggetto si mescolano frequentemente con quelli dello spirito ed è difficile distinguere gli uni dagli altri.

LA TECNICA
Contrariamente ad altre forme di comunicazione spiritica, la scrittura automatica è un metodo facilmente praticabile anche da soli. non è necessario, Infatti, instaurare una catena medianica composta da più persone.
Appoggiate la matita sulla mano, senza stringerla, al di sopra di un foglio bianco, tenere il braccio ben posato sulla tavola, in modo da essere liberi nei movimenti. Osservare in silenzio raccolto e concentrarsi pensando allo spirito con il quale si vuole eventualmente comunicare. Si sentirà ben presto il braccio agitarsi indipendentemente dalla volontà apparente, la matita scriverà prima in modo imperfetto, poi sempre meglio col progredire delle sedute e degli esperimenti. Di solito la grafia assomiglia molto a quella della persona evocata. A volte gli scritti sono difficili da decifrare perché la calligrafia risulta grossolana, non compaiono divisione tra le parole e manca del tutto la punteggiatura. Le domande allo spirito manifestatosi si fanno mentalmente, nella speranza di ricevere per iscritto risposte coerenti e significative. Il modo di sostenere la penna o la matita è del tutto personale e soggettivo. Alcuni sperimentatori la tengono solamente appoggiata all’incavo della mano, altri La impugnano nella posizione normalmente usata per scrivere. Bisogna, O almeno è bene, operare ogni volta nello stesso locale, alla stessa ora e con la stessa matita o penna. Molti studiosi non considerano la scrittura automatica un fenomeno paranormale e spiritica, ma vi sono moltissimi casi che ne attestano invece la veridicità , casi in cui il Medium scrive contemporaneamente con le due mani o con grafia rovesciata o, addirittura, lingue straniere a lui del tutto sconosciute e ignote.

Revue Spirite 1865,pag.354

IL RIPOSO TERRENO “revue spirite 1865, pag 354”
(la revue spirite è la principale pubblicazione in lingua francese dedicata allo spiritualismo . Questa rivista trimestrale è stata fondata da Allan Kardec nel 1858)Quando ho lasciato l’involucro terreno sono stati pronunciati sulla mia tomba parecchi discorsi, tutti improntati alla stessa idea. “Sonnez, amico mio” diceva qualcuno, “godrai del riposo eterno”. “anima” diceva il prete, “riposati nella contemplazione Divina”. “amico”, ripeteva un terzo, “dormi in pace, dopo una vita tanto bene spesa”. Al fondo c’era sempre il riposo eterno in questi commoventi adii.
Riposo eterno! che intendevano con questa espressione, e che intendono con queste parole ripetute di continuo ad ogni scomparsa dalla terra d’un uomo che s’avvia verso l’ignoto?
Noi riposiamo, Voi dite, amici. Strano errore, perché voi intendete il riposo alla vostra maniera. Ma guardatevi attorno: Esiste il riposo? in questo momento gli alberi si spogliano delle loro ricche vesti, tutto Geme in questa stagione, la natura sembra prepararsi a morire, ma se si cerca sotto questa morte apparente, si trova una vita in preparazione; tutto si purifica in questo grande laboratorio terrestre: la linfa e il fiore, l’insetto e il frutto e tutto ciò che deve abbellire e fecondare. Questa montagna, che pare avere l’immobilità eterna, non si riposa: Le infinite molecole che la compongono svolgono un lavoro tremendo perché tendono le une ad aggregarsi, le altre a separarsi; E questa lenta trasformazione provoca lo sbalordimento, dapprima e poi l’ammirazione del ricercatore che trova in tutto istinti diversi e misteri da indagare. E se la terra s’agita così nelle sue viscere, questo gran crogiolo elabora e prepara l’aria che respira, l’ossigeno che deve sostenere la natura intera. Essa imita i milioni di pianeti che scorgete nello spazio e i cui movimenti ogni giorno obbediscono alla volontà sovrana. La loro evoluzione è certa, e se racchiudono elementi diversi da quelli che vi fanno agire, credete pure che questi elementi lavorano alla loro epurazione e perfezione. Sì, alla loro perfezione, che è parola eterna. La perfezione è il fine e per conseguirla atomi, molecole, linfa, minerali, alberi, animali, uomini, pianeti e spiriti si adeguano a questo movimento generale, Mirabile per la sua diversità, perché è armonia. Tutte le tendenze convergono allo stesso fine, e questo fine è Dio, centro di ogni attrazione. Da quando sono uscito dalla terra la mia missione non si è ancora compiuta. Ogni giorno ricerco e lavoro ;la mia mente ha accresciuta comprende meglio il potere che dirige ogni cosa; mi sento migliore facendo il bene, e come me, legioni innumerevoli di spiriti preparano l’avvenire. Non credete al riposo eterno, coloro che pronunciano queste parole non capiscono che non hanno significato. Voi che mi ascoltate, potete uccidere il pensiero? costringerlo al riposo? no, certo. Il vagabondo Cerca e ricerca sempre e non dispiaccia agli Amabili e utili giullari che negano lo spirito e la sua potenza, lo spirito esiste, noi lo proviamo è meglio lo Proveremo in futuro. Insegneremo a loro, a questi Apostoli dell’incredulità, che l’uomo non è nulla, un’aggregazione di atomi riuniti dal caso e dallo stesso distrutti. Indicheremo loro l’uomo che ragiona con la sua volontà, padrone del suo destino e che forgia, nell’inferno terreno, la forza necessaria ad altre vite ed altre prove.
-Sonnez-

Le anime

Nel nostro mondo naturale ci sono una grande varietà di anime, qui si trova l’equilibrio fra cielo e terra, e il bene e il male si possono liberamente mischiare. Nel nostro mondo avviene la grande battaglia fra le forze della luce e quelle delle tenebre, perciò, la terra, è il purgatorio dell’universo.
Il mondo naturale si divide in tre regni:minerale, vegetale e animale. L’uomo, che fa parte del rango supremo degli animali, è il ricettacolo di uno di queste anime:decaduta, elementale o demoniaca.
✴️Le decadute, dal loro stadio primigenio, con la buona volontà, possono far ritorno al loro posto in cielo.
✴️Le elementali si trovano in un ciclo loro estraneo, dove le loro forze non sono sufficientemente sviluppate, perciò sono detti uomini naturali. Tale stadio migliora con le reincarnazioni.
✴️Le demoniache entrano a forza nel ciclo umano, sono predoni insomma, ma alcune di queste anime demoniache, sono venute al mondo per volontà divina per compiere grandi destini, annientare o castigaer intere nazioni o gruppi sociali. Alludendo ad una di loro Cristo disse “ho scelto voi dodici e uno di voi è un diavolo”. Con queste parole, capiamo, che non tutti i corpi sono abitati da anime umane.

Se piovesse il tuo nome…

Non ci siamo mai dedicati
Dedicati le, le canzoni giuste
Forse perché di noi Non ne parla mai nessuno
Non ci siamo mai detti le parole, Non ci siamo mai detti le parole giuste, Neanche per sbaglio, Neanche per sbaglio in silenzio…
La città è piena di fontane, Ma non sparisce mai la sete…
Sarà la distrazione…. Sarà, sarà, sarà Che ho sempre il Sahara in bocca….
La città è piena di negozi, Ma poi chiudono sempre
E rimango solo io A dare il resto al mondo
Se in mezzo alle strade O nella confusione
Piovesse il tuo nome, Io una lettera per volta vorrei bere… In mezzo a mille persone
Stazione dopo stazione E se non scendo a quella giusta è colpa tua…
Non ci siamo mai visti per davvero e Non ci siamo mai presi per davvero in giro
Neanche per sbaglio….

La città incontra il tuo deserto
Che io innaffio da sempre
Sarà la mia omissione
Sarà, sarà, sarà
Che ora ho un fiore nella bocca
Se in mezzo alle strade
O nella confusione
Piovesse il tuo nome
Io una lettera per volta vorrei bere
In mezzo a mille persone
Stazione dopo stazione
E se, se non scendo a quella giusta è colpa mia
Ma senza te chi sono io, Un mucchio di spese impilate, Un libro in francese che poi non lo so Neanche, neanche bene io
Se devi andare pago io
Scusa se penso a voce alta….

Sos terra

⚠️⚠️⚠️ATTENZIONE⚠️⚠️⚠️
continua il devastante incendio in siberia, anche se i media stranamente nn ne parlano, è una catàstrofe per tutto il pianeta.
Molte persone si stanno già riunendo con vari metodi per invocare la pioggia. Anche il maestro tenca ha formulato una frase magica, chiediamo a tutti voi la vostra energia, per dare una mano al pianeta. Diteci un orario, dove tutte insieme, possiamo riunirci, in qualsiasi modo possibile, genesa, riti, meditazione, con la sola ripetizione della frase. Preghiamo tutte insieme.
Riporto la frase di tenca
AQUA DESCENDIT LONGE IN ALIQUO DIE SIBERIA.

Decidiamo insieme un orario. Grazie.

Potete seguirci nel nostro gruppo fb le streghe della luna

https://www.facebook.com/groups/1237691609729222/

Benedizioni, Lux

Eremita

Vago solitaria, alla ricerca della vera me stessa… Cambio per adattarmi a questo mondo così difficile ormai da affrontare… Anche se sono in silenzio, io ci sono, chi vuole sa dove trovarmi, rinnovata, ma sempre io…

Abbiate il coraggio di nascondervi nella solitudine anche voi ogni tanto, capirete molte cose, ritroverete voi stessi… Io sono nel mio nascondiglio della strega…

Benedizioni, Lux

L’eremita

O notte silenziosa, conforto del mondo, vieni!
Come scendi dai monti pian piano.
Dormono tutti i venti.
Solo un navigante, stanco di errare,
diffonde sul mare il suo canto serale
e lode di Dio, nel porto.

Gli anni passano come le nuvole
e mi lasciano qui tutto solo.
Il mondo mi ha dimenticato,
e tu ti sei accostata meravigliosa a me,
quando, assorto nei miei pensieri,
qui sedevo, mentre il bosco stormiva.

O notte silenziosa, conforto del mondo!
Il giorno mi ha tanto stancato,
il vasto mare già si oscura.
Lascia che io mi riposi dal piacere e dalla pena,
sinché l’aurora eterna
sfavillante attraversi il bosco silenzioso.

Olio essenziale di arancia

Olio essenziale di arancia, pronto.
Combatte cellulite, ritenzione idrica, se diluito nella vasca calda aiuta per lo stress e qualche goccia in una tisana per l’insonnia.
Benedizioni, Lux

Come prepararlo
Occorrente:bucce arancia, alcool, barattolo di vetro con chiusura ermetica.

Sbucciare le arance senza parte bianca lavarle e lasciare asciugare su un vassoio di alluminio per una settimana.
Dopo una settimana, tagliare in piccole parti e mettere in un robot da cucina.
Mettere le bucce in un contenitore di vetro versare l’alcool fino a metà vasetto.
Agitare il barattolo più volte al giorno per diversi giorni. dopo 3-4 giorni di macerazione, togliere il tappo, mettere una garza per far evaporare l’alcool lasciare per circa una settimana. dopodiché, filtrare e mettere in piccoli contenitori di vetro, con tappo di sughero.
Per uso esterno,va mischiato con olio per il corpo